Rochelle risponde…
Penso che uno dei maggiori pregiudizi che la gente ha nei confronti della nostra Chiesa consista nel fatto che le donne siano in qualche modo servili, deboli o dominate. Mi viene sempre da ridere quando sento qualcuno esprimere questa opinione errata e penso che dovrebbe trascorrere un giorno con me o con le mie amiche! Dal mio punto di vista, le donne della Chiesa sono molto forti.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché, se questo è vero, le donne non detengano il sacerdozio. Detenere il sacerdozio non equivale a dirigere. Nella mia vita ho servito in cinque diverse presidenze e mi sono state date numerose opportunità per dirigere. Ma dirigere in realtà vuol dire servire. Ciò che tutti noi ci dovremmo impegnare a fare è servire il prossimo ed essere caritatevoli.
Penso che il mondo dia un determinato valore a cose che hanno una maggiore visibilità o un maggior peso. Avere dei figli con bisogni speciali mi ha regalato una diversa prospettiva in merito. Mio figlio Ethan soffre di paralisi cerebrale. La sua sorellina Jane gli è stata di grande aiuto e di grande sostegno nel corso degli anni. Quando lei ha iniziato a parlare, l’ha fatto anche lui. Lei gli ha insegnato molte cose. Il suo ruolo di sostegno non ha un valore minore dell’essere la persona che riceve tutte le attenzioni. Ai miei occhi entrambi hanno lo stesso valore e ricevono lo stesso amore.
Al contrario, i miei figli maschi non sono popolari agli occhi del mondo. Non appariranno mai sulla copertina di una rivista, ma il loro valore non è minore né per me né per il loro Padre nei cieli. So che sono allo stesso livello di tutte le altre persone belle o potenti. In altre parole, spesso noi diamo valore o potere a ruoli semplicemente perché ci sembrano essere più importanti. Sono riuscita a capire che tutti noi nella vita abbiamo ruoli e missioni, tutti preziosi — solo diversi.
Pertanto, gli uomini possono amministrare le azioni del sacerdozio, ma sia io sia mio marito siamo ugualmente partecipi alle benedizioni del sacerdozio. Il potere del sacerdozio è il potere di Dio. A noi, come genere umano, viene data l’opportunità di prenderne parte. Gli uomini e le donne ricoprono ruoli differenti in ciò, ma gli uni non sono più importanti delle altre. In realtà, molto spesso, a casa nostra, sono stata io a innescare le benedizioni del sacerdozio. Molte volte ho pregato per un problema e in risposta mi è stato detto di andare a chiedere a mio marito una benedizione. Questi sono stati momenti molto solenni, perché ho capito che questa è la volontà di Dio nella nostra famiglia.
Ne è un esempio questo episodio accaduto quando Ethan aveva tre anni. Stava prendendo 12 dosi di medicine al giorno eppure continuava ad avere quotidianamente almeno 10 crisi epilettiche. Era un periodo molto difficile avendo anche un neonato in casa. Continuavo a pregare per chiedere aiuto e la risposta che ricevetti fu di chiedere a mio marito di dargli una benedizione. Prima tutta la famiglia, parenti inclusi, fece un digiuno. Quando mio marito e un amico posero le loro mani sulla testa di Ethan, mio marito dichiarò che le sue crisi sarebbero terminate immediatamente. Da quel momento, Ethan non ne ebbe più. Questo non fu il potere di mio marito. Lui fu semplicemente uno strumento per far sì che ciò accadesse, come lo fui io. Ciascuno di noi ebbe il suo ruolo, ma fu il potere di Dio e noi seguimmo le Sue istruzioni. Con sufficiente umiltà per fare ciò, abbiamo assistito a miracoli nella nostra vita.
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